Rocca San Felice sorge a 750 metri di altitudine, rappresenta il tipico paese irpino che si sviluppò intorno al suo Castello. L'epoca di fondazione della fortezza resta incerta, già esisteva in epoca longobarda e per la sua posizione strategica aveva una funzione di controllo dell'intero territorio circostante. La prima notizia storica del borgo risale a un documento del 1150 circa in cui si legge che signore del castello era un certo Ruggiero de Castelvetere.
Il forte fu ampliato e ristrutturato durante l'occupazione normanna. Secondo la storiografia locale nelle segrete del Castello fu imprigionato il figlio dell'imperatore Federico II nel 1236. Nel 1440 passò poi ai Saraceno, ai Caracciolo e, verso la fine del 1500, a Giovanni Battista Reale che assunse il titolo di barone di Rocca S. Felice. Successivamente appartenne ai Capobianco fino all'eversione della feudalità (1806).
Purtroppo il Castello ha subito nel corso dei secoli diversi crolli e notevoli danni soprattutto per gli eventi sismici e oggi si possono vedere solo i ruderi che consistono nei resti di una cisterna, di una torre principale (donjon), delle torrette di avvistamento e di un'antica porta di accesso.
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