I ruderi del Castello normanno di Sorbo Serpico sono visibili sulla sommità di una collina ancor oggi denominata Serpico a circa 600 metri di altitudine.
Il Borgo è citato per la prima volta in un documento del 1146 dove si legge che ne era in possesso un certo Trogisio de Crypta.
Dal Catalogo dei Baroni ricaviamo che nel XII secolo il centro fortificato appartenva a Guido Capece, alla cui famiglia rimase in possesso per tutto il periodo di dominazione sveva, angioina e aragonese.
Dalla sua costruzione durante la dominazione longobarda nel castello di Sorbo si sono succeduti molti feudatari, infine Sorbo passò alla famiglia Brancaccio che ne amministrò i possedimenti fino al 1806.
Il primitivo borgo cominciò a essere progressivamente abbandonato nel corso del XV secolo dopo che una terribile peste ne decimò la popolazione.
Oggi possiamo ancora vedere consistenti ruderi di cortine perimetrali.
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