Calitri sorge a 530 metri di altitudine su di una collina sulla cui sommità sono ancora visibili i resti del Palazzo, edificato nel cinquecento sui resti di un antico Castello.
Durante la dominazione sveva nel 1239 il Castello era stato abbandonato e versava in condizioni pessime per cui venne parzialmente restaurato. Nel corso dei secoli si alternarono numerosi feudatari tra i quali Troiano Caracciolo nel 1498 e nel 1517 e Fabrizio Gesualdo a cui gli successe il primogentito Luigi IV. I Gesualdo apportarono notevoli modifiche al Castello sottoponendolo a continui lavori di manutenzione e restauro, anche per porre rimedio ai danni provocati soprattutto dal terremoto del 1561, che dissestò l'intero paese, quando era feudatario Luigi IV Gesualdo. Quest'ultimo seguitò a dimorare nel Castello che in quel periodo venne ampliato ed usato come palazzo per la residenza della sua famiglia. Nel 1693 passò a Francesco Mirelli che trovò la morte proprio sotto le macerie del Castello distrutto dal terremoto del 1694.
Il Castello, secondo fonti locali, prima della sua distruzione aveva 300 stanze due ponti levatoi, bellissimi bastioni e quattro torri angolari.
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