L'abitato di Sant'Angelo a Scala sorge alle pendici del monte Vallatrone a 560 metri sul livello del mare, sul versante nord-occidentale dei monti del Partenio. Dominato da una guglia rocciosa sulla quale venne costruito un fortilizio nella seconda metà del XI secolo, il borgo è menzionato per la prima volta nell'anno 1030.
Il fortilizio diventò teatro di numerose battaglie durante tutto il Medioevo.
Il conte di Monteforte Guglielmo Carbone riuscì a conquistare con i suoi armigeri nel 1113 il maniero, dove allora dimoravano alcuni signori di stirpe longobarda. Pochi anni dopo, nel 1160 Ruggiero II il Normanno donò il castello a Riccardo de Aquila. Dopo brevi infeudazioni il maniero passò ai d'Aquino nel 1345, al conte di Maddaloni Diomede Carafa nel 1466 e nel 1615 fino all'eversione della feudalità appartenne alla famiglia Salvo. Il castello subì notevoli trasformazioni già nella seconda metà del XV secolo quando i Carafa ordinarono la completa ristrutturazione dell'edificio fortificato per la creazione di una residenza gentilizia.
Oggi possiamo vedere qualche tratto delle cortine murarie.
Sempre a Sant'Angelo a Scala c'è un edificio fortificato da una torretta cilindrica disposta nello spigolo est della costruzione.
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